Black Panther
il leader politico che non ti aspetti!
Giuseppe Drago
Tra i 14.000.605 futuri possibili analizzati da Doctor Strange, ce n’è uno in cui il Wakanda, piccolo paese dell’Africa centro-orientale, è tra i paesi più ricchi e sviluppati a livello tecnologico grazie agli immensi giacimenti di vibranio (lo stesso materiale dello scudo di Captain America, per intenderci) presenti nel sottosuolo. Proprio per questo motivo e per il timore di ciò che il resto del mondo ne avesse potuto fare, il primo re wakandiano decise di nascondere il proprio regno agli occhi di tutti, ma questa è un'altra storia.
La storia di oggi inizia nel 1992 in California con l’incontro tra Re T'Chaka, suo fratello e l’amico fidato di quest’ultimo, tutti e tre hanno origini wakandiane, ma per motivi “lavorativi” gli ultimi due vivono ad Oakland. Sono, infatti, due spie reali mandate in America per conoscere ed esplorare il territorio, solo che uno dei due, il fratello del re, innamoratosi di una ragazza americana, tradì la fiducia del sovrano e di tutto il regno del Wakanda, raccontando ogni cosa ad un trafficante d'armi. Ignaro di tutto quel che è accaduto e di ciò che accadrà in futuro, c’è Erik, figlio del traditore, che gioca a basket nel playground sotto casa e che rincontreremo più avanti.
Adesso catapultiamoci nel presente, lasciamo gli Stati Uniti e spostiamoci in Africa. Qui troviamo T’Challa, figlio di T’Chaka, diventato re dopo la morte del padre. T'Chaka è un ragazzo forte, coraggioso, di sani principi e valori, sempre pronto a mettersi in gioco per il bene del suo Paese e della sua comunità; proprio quest'ultima caratteristica lo porterà ad essere l'eroe che permetterà al Wakanda di uscire da quella "bolla" creata dai precedenti sovrani.
Il cammino intrapreso da T'Challa sarà pieno di difficoltà e complicazioni, a partire dall'assassinio del padre, fino alle sfide prima con M'Baku, leader della tribù nemica Jabari, e poi con Erik, arrivato in Wakanda con la voglia di destituire il cugino T'Challa e, una volta diventato re, iniziare a vendere illegalmente armamenti ultratecnologici al vibranio ai suoi alleati.
Nonostante le numerose difficoltà T'Challa riuscirà a superare ogni sfida guidato dallo spirito della Dea Pantera, protettrice del potere del Black Panther.
Le avventure del nostro eroe, com'è giusto che sia, si concluderanno nel miglior modo possibile: il re riuscirà a parlare alla sede dell'ONU a Vienna, rivelando il vero volto del Wakanda, un Paese ultrasviluppato sotto tutti i punti di vista,aperto alla condivisione delle conoscenze e delle tecnologie con il resto del mondo, e parlando dunque come un vero leader moderno dovrebbe fare.
Sicuramente, durante tutto il suo regno, T'Challa affronterà nuove sfide più o meno difficili, che probabilmente metteranno in pericolo il suo Paese e il suo popolo, ma con gli ideali e i valori che contraddistinguono il suo carattere riuscirà a superarle; ed è proprio seguendo l'esempio di Re T'Challa e dei valori incarnati dal Black Panther che dobbiamo porci nei confronti della vita e delle sfide che ogni giorno ci si pongono davanti, ci aiutano a crescere e a diventare cittadini migliori e, per chi sogna di intraprendere la carriera diplomatica, leader politici giusti e onesti, perché come dice lo stesso T'Challa ai membri ONU: Ci sono più cose che ci uniscono di quante ci separano, ma in tempo di crisi i saggi costruiscono ponti e gli stupidi costruiscono barriere. Noi dobbiamo prenderci cura l'uno dell'altro come fossimo un'unica tribù!
Una frase che in questo momento storico risulta più attuale che mai e ci porta a riflettere su cosa sta succedendo non molto lontano da noi, in tutto il territorio ucraino e al confine con la Russia dove si combatte una guerra che, per molti, poteva essere evitata, magari usando un po' di quella saggezza di cui parla T’Challa, che dovrebbe essere propria dei leader del ventunesimo secolo. Purtroppo, ad oggi non sta andando esattamente così!