Il multiverso dei supereroi
Marco Pappalardo
Anche i supereroi vanno in vacanza o forse no? Ogni tanto li vediamo prendersi una pausa, sparire dalle scene, per quanto più che di relax si tratta di un tempo per riflettere al fine poi di ritornare nel momento opportuno, quando tutto sembra perduto.
I nostri “supereroi”, adolescenti e giovani, che abbiamo imparato a conoscere attraverso questa rubrica da prospettive diverse - quasi da multiverso per usare un termine caro in questo ambito – sono per la maggior parte in vacanza: sicuramente gli studenti della secondaria di secondo grado, meno gli universitari che chiuderanno entro questo mese la sessione estiva, mentre i lavoratori speriamo possano godere delle meritate ferie al più presto.
Come i supereroi dei fumetti o del cinema hanno vissuto tempi bui e di difficoltà, non dovendo certamente salvare il mondo, ma affrontando le quotidiane insidie che si presentano nel loro mondo, paradossalmente più difficile da salvare.
Come i supereroi Marvel e DC Comics scoprono pian piano i propri “poteri”, creano alleanze, affinano le potenzialità innate, migliorano se stessi, cadono e si rialzano. Nel male e nel bene hanno accanto qualcuno che li ispira, li guida, li sostiene, mentre comprendono chi essere davvero e a cosa sono chiamati. Nessuno è un eroe da solo, nessuno lo è se non lo è per qualcuno, nessuno è “super” senza un dono ricevuto, un’ispirazione dall’alto, un contesto da cui parte, un cammino per cui ha faticato, un amore più grande da difendere, un bene superiore per cui lottare. Ogni giorno è un’avventura, un episodio di una stagione, di quelli che non si vede l’ora che siano on line per vedere come va a finire e poi di nuovo l’attesa! Certo, non mancano i giorni piatti, grigi, tutti uguali, insomma quegli episodi poco stimolanti, senza colpi di scena, privi di stimoli.
E del finale di stagione o della fine della serie? I fumettisti e gli sceneggiatori ci hanno mostrato conclusioni inattese ma necessarie, tristi ma ricche di speranza, con sacrifici ma per migliorarsi.
Non nascondiamo, però, i lati oscuri, le forze del male che trasformano, deviano, incattiviscono, rubano i sogni, distruggono i progetti; non dimentichiamoli, poiché toccano tanti adolescenti e giovani per i quali i supereroi non possono che essere adulti responsabili, genitori presenti, docenti appassionati, educatori formati, animatori attenti. La fantasia nasce dalla realtà e la realtà senza fantasia perde la creatività e la generatività; non abbiamo quei superpoteri e non vogliamo neanche armi sofisticate, del resto il mondo non è mai stato salvato così, bensì dai piccoli gesti ordinari, dal quotidiano vissuto in modo straordinario, dal piantare dei semi i cui frutti vedranno altri.
Alcuni di questi, i nostri adolescenti e giovanili autori della rubrica, ci hanno aiutato nei mesi scorsi invitandoci all’ascolto, esortandoci a camminare insieme, abbassando le difese, togliendo la maschera, cuore a cuore!