Direttorio per la Catechesi /4
Lo Spirito Santo
guida la Chiesa
nell'evangelizzazione
Cesare Bissoli
Il Direttorio verso di noi
Uno scopo preciso
“Lo Spirito Santo (è il) vero protagonista di tutta la missione ecclesiale… Fa crescere la Chiesa sempre nell’intelligenza del Vangelo, inviandola e sostenendola nell’opera di evangelizzazione del mondo” (DC n. 23). Sono raccolti in breve punti essenziali, entro cui va compresa la catechesi ed ogni forma di annuncio
- Lo Spirito Santo è il ‘missionario’ di Gesù per annunciare il suo vangelo.
- Coinvolge in questo la Chiesa rendendola missionaria come è stato il Signore suo fondatore.
- A questo scopo anima la Chiesa perché conosca vitalmente e trasmetta fedelmente il Signore Gesù.
- La Chiesa, guidata dallo Spirito Santo, dona a Gesù di continuare ad annunciare il vangelo a tutti gli uomini e donne del mondo. Per questo la sua missione è chiamata evangelizzazione.
Uno sguardo globale
* Ci troviamo alla scoperta delle radici della catechesi e di ogni annuncio di Gesù Salvatore dell’uomo.
Nella puntata precedente del c. 1 abbiamo fatto conoscenza della Rivelazione da parte di Dio di due verità tra loro congiunte: il Padre e il suo Figlio Gesù, che si è fatto uomo, hanno voluto fare il dono della salvezza a tutti gli uomini; ad ogni uomo chiedono di accogliere il dono con totale fede-fiducia in Loro.
* In questa puntata dello stesso capitolo il DC ci presenta come il dono della salvezza possa giungere a tutta l’umanità, in tutto il mondo e in ogni tempo. Ciò avviene, grazie all’ opera della Chiesa che, sempre guidata dallo Spirito Santo, annuncia il Vangelo di Gesù, fa opera di evangelizzazione (DC nn. 22-54)
* Gesù infatti non ci ha abbandonato. Ci ha fatto dono del suo stesso Spirito. È la persona divina che fece Gesù uomo nel seno di Maria, lo condusse e sostenne nella sua missione qui in terra ed ora continua l’opera di Gesù tramite la Chiesa di cui fa da anima, generando i cristiani e rendendoli capaci di annunciare Gesù. Senza lo Spirito ciò non sarebbe possibile... È l’evangelizzazione.
* La Chiesa è tutta creatura dell’amore di Dio. È chiamata popolo di Dio. Come Gesù, è una realtà visibile, dotata di un’anima invisibile, che è lo Spirito Santo. Ha per scopo trasmettere la Rivelazione di Dio, cioè il progetto di salvezza degli uomini. Ciò avviene perché lo Spirito Santo, a partire dal Battesimo trasforma ogni cristiano in missionario, lo manda, come i primi discepoli, a testimoniare il vangelo, vicino e lontano.
* È il compito primario della Chiesa: l’evangelizzazione. Lo ha affermato con forza S. Paolo VI: “Evangelizzare è la grazia e la vocazione propria della Chiesa, la sua identità più profonda. Essa esiste per evangelizzare” (DC n. 28). Ciò comporta diversi compiti che fanno da fulcro della catechesi:
- Evangelizzare non è in primo luogo, portare una dottrina; è piuttosto rendere presente ed annunciare Gesù Cristo (DC, n. 29);
- È un processo che inizia alla fede, mediante un itinerario catecumenale che comporta testimonianza e “primo annuncio” perché sia toccato il cuore delle persone fino alla professione di fede. Diverse forme di annuncio fanno questo. Tra di esse, la catechesi (DC, n. 37);
- L’evangelizzazione va adeguata ai tempi, deve valere “per il mondo contemporaneo”, con il compito delicato di “evangelizzare le culture e inculturare la fede” (DC, nn. 42-47);
- Si profila il volto di una “catechesi in uscita missionaria”, nel segno della misericordia, come ‘laboratorio’ di dialogo” (DC, nn. 48-54).
Noi verso il Direttorio
* Nel primo capitolo del DC, troviamo dunque le radici della catechesi e di ogni altra forma di annuncio. Le radici di una pianta non si vedono, ma reggono la pianta e le danno alimento. Per questo il capitolo primo è fondamentale. Esso fonda la vocazione del catechista e di chiunque fa servizio alla fede, in particolare dei giovani, i quali da parte loro devono conoscere questo straordinario progetto di Dio. Sembra che non di rado vedono e gradiscono della vita di fede solo ciò che è visibile, toccabile, attraente, ma non il mistero invisibile che regge tutto.
* Vediamo di riassumere ciò che abbiamo colto nel primo capitolo, da noi diviso in due puntate. Abbiamo fatta conoscenza dei grandi “protagonisti” di ogni annuncio. Non si tratta di conoscenze spicciole, magari curiose su Dio. Si tratta nientemeno di un disegno di salvezza dell’uomo da parte della Trinità. Di esso possiamo dire che il Padre è il progettista, Gesù Cristo il realizzatore, lo Spirito Santo, il donatore.
* La Chiesa, animata dallo Spirito Santo, ha per missione di annunciare la ‘bella notizia” (Vangelo) a tutti i popoli della terra, prolungando la medesima missione di Gesù secondo il suo stesso ordine: ”Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato Ecco, io sono con voi tutti i giorni fin alla fine del mondo” (Mt 28, 19-20).
* Dalle profondità delle radici già si intravvede il profilo della catechesi. Sarà la riflessione del c. 2 e di tutti gli altri capitoli. Intanto notiamo la qualifica che esprime il suo compito primario: evangelizzazione.
Ed ecco delle domande su cui riflettere
- Prendiamo sul serio nelle nostre pratiche catechistiche lo Spirito Santo come vero protagonista di tutta la missione ecclesiale?
- Nella nostra catechesi e in ogni forma di annuncio conosciamo e teniamo presente il ’mistero’ delle radici profonde poste da Dio o ci accontentiamo di dire parole sacre secondo noi più che secondo la Chiesa?
- Sappiamo guardare con misericordia, come fa il Signore, il mondo che ci circonda, aperti al dialogo, “in uscita missionaria”?