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    Giovani e sinodo sulla «Parola di Dio»


    Una scheda di informazione e/o preparazione

    Cesare Bissoli

    (NPG 2008-05-31)

    Nel Sinodo si parlerà certamente anche di giovani e Bibbia, alla luce delle parole precise, decise e stimolanti di Benedetto XVI ai giovani stessi nel 2006: «Cari giovani, vi esorto ad acquistare dimestichezza con la Bibbia, a tenerla a portata di mano, perché sia per voi come una bussola che indica la strada da seguire». Il papa dice «bussola», non un parapioggia, cioè una cosa che se ce l’hai puoi attraversare anche il deserto, le situazioni più difficili (e la vita ne presenta parecchie); se non ce l’hai, ti perdi, finisci con l’andar dalla parte opposta, dove non sai o non vuoi. Chiaramente si tratta di una bussola «giovanile» che va bene per tutti!
    Perché ci rendiamo conto di ciò che capiterà al Sinodo, proponiamo questa scheda su cui riflettere insieme.

    Cosa è un Sinodo?

    È il raduno periodico (normalmente ogni due anni) di Vescovi con il Papa per affrontare questioni importanti per la vita dei cristiani in tutto il mondo, offrendo loro orientamenti sicuri. Assomiglia un po’ al Concilio, ma con numero più ridotto di partecipanti (circa duecento in rappresentanza delle diverse conferenze episcopali) e per un tempo più ristretto (un mese circa). Il lavoro confluisce in un insieme di «proposizioni» che vengono date al Papa perché ne faccia un documento per tutta la Chiesa.
    Il Sinodo è l’atto di governo più importante nella Chiesa.

    E il Sinodo di questo 2008?

    È il dodicesimo della serie, si tiene a Roma, dal 5 al 23 ottobre. I Padri sinodali – questo è il loro nome – affronteranno per la prima volta, ma in continuità con la Costituzione Dei Verbum del Vaticano II, un tema vitale: La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa, che è come dire, quale acqua, quale pane, ossia quali sono le verità e i valori indispensabili perché un cristiano possa dirsi tale e sia felice di esserlo. Siamo nella verità se diciamo che è un avvenimento di profondo rinnovamento della Chiesa. Infatti all’inizio di questo terzo millennio, la Chiesa avverte il bisogno urgente di ascoltare a fondo il proprio Dio, quasi – e senza quasi – di nuovo, come fosse la prima volta.
    Non che la Chiesa l’abbia dimenticato questo ascolto (altrimenti essa non ci sarebbe nemmeno più), ma avverte che il vento dello Spirito, come nella prima Pentecoste, la spinge al largo, la spinge alle sue origini storiche e vitali, alla sorgente, a ciò che è ultimo, rispetto al penultimo, alle motivazioni rispetto all’organizzazione, alla contemplazione rispetto all’azione, cioè al Vangelo, alla Bibbia, alla grande Tradizione dei Padri, in sintesi alla Parola di Dio, e questo non per paura di naufragio, ma per convinzione profonda. Lo Spirito di Gesù ci avverte che oggi è ora di una nuova evangelizzazione, perché la messe c’è e aspetta mietitura e mietitori.

    Come si svolge il Sinodo?

    Ricordiamo subito le tre fasi del Sinodo.
    – La preparazione. Nell’aprile del 2007 sono apparsi i Lineamenta, ossia un questionario inviato a tutte le Conferenze episcopali del mondo perché verificassero la conoscenza, l’amore e la pratica della Sacra Scrittura nelle diocesi e movimenti. Nel novembre dello scorso anno (2007) le risposte sono giunte alla Segreteria del Sinodo. Risposte bellissime e preoccupate: la Parola di Dio è amata dalla gente, la gente ascolta volentieri la Bibbia, ma purtroppo moltissimi cristiani di Asia e Africa non l’hanno ancora nella propria lingua, proprio loro che più di noi europei mostrano grandissimo attaccamento al Libro Sacro, giacché essi la vedono veramente come una «lettera di Dio», che manda ai suoi figli. Ebbene con queste risposte è stato composto uno «Strumento di lavoro», pubblicato nel maggio 2008.
    – Entriamo così nella fase di esecuzione. Seguendo lo «strumento di lavoro», quasi tutti i giorni di ottobre 2008 i Padri sinodali fanno uno scambio di esperienze sulla Bibbia di interesse straordinario, mostrando così le cose belle della Chiesa, ma anche le sue ferite, e facendo proposte perché «tutti i cristiani possano avere largo accesso alla S. Scrittura» (DV, 22).
    Il Papa è abitualmente presente e può intervenire.
    – Alla fine, come detto sopra, si offriranno a lui i risultati raggiunti. Questa è la fase di conclusione

    Quali sono i temi trattati nel Sinodo?

    Possiamo rifarci per intanto allo «Strumento di lavoro», dove i grandi temi sono già prefigurati. Anzitutto diciamo che l’obiettivo è pastorale: non si tratta di dire cosa è la Bibbia, ma come essa, in qualità di Parola di Dio, diventa cibo dei cristiani, dando necessariamente delle motivazioni, ma soprattutto mettendo a fuoco una buona pratica di essa.
    Facendo sintesi di ciò che è contenuto nei tre capitoli, elenchiamo gli argomenti proposti, con libertà evidentemente dell’assemblea del Sinodo di avanzarne degli altri.

    I temi motivazionali
    – Cosa intendere per Parola di Dio e in che senso la Bibbia è Parola di Dio. La Parola di Dio ha la sua identità profonda nel Verbo, la seconda persona della Trinità; il Verbo si incarna nel seno di Maria, è Gesù di Nazaret che è dunque la Parola completa di Dio; in vista di Lui, la storia di Israele e della prima Chiesa sono segni codificati in testo, la Bibbia appunto, della Parola di Dio; la creazione e la storia umana ne sono echi; la predicazione della Parola e la vita di comunità sono esperienze vitali della Parola. La Bibbia viene tolta dall’isolamento del bel libro relegato sullo scaffale per diventare il megafono con cui Dio ci parla oggi.
    – Un altro tema fondante, richiamato espressamente da Benedetto XVI, è l’unità da stabilire tra Bibbia ed Eucaristia domenicale: ivi si fa presente veramente la persona di Gesù di cui si legge nel Libro Sacro, ricordando anche che la massima parte dei cristiani ha un contatto con la Scrittura soltanto alla messa domenicale. Bibbia ed Eucaristia sono due pani di una stessa mensa.
    – Un terzo tema motivazionale riguarda il senso genuino della Bibbia, attraverso due operazioni: cercare di cogliere sempre il senso letterale di un brano così come la scienza esegetica ci aiuta a fare, contro il fondamentalismo; e insieme ricordare che il senso ultimo di ogni testo, specie dell’AT, ha una valenza pneumatica, spirituale, riguarda sempre il mistero di Cristo e della Chiesa, sotto qualche aspetto. Questo è il modo di ricuperare come Parola di Dio l’Antico Testamento che i cristiani in tutte le parti del mondo mostrano di accogliere con difficoltà, e insieme spinge a dare attenzione preferenziale ai Vangeli e al NT, specie a S. Paolo (si ricordi che da giugno 2008 al giugno 2009) nella Chiesa si celebrerà «l’anno paolino».
    – Un quarto tema motivazionale riguarda il modo di accogliere la Parola di Dio: una fede che ascolta, riflette, ringrazia, opera. Una testimone primaria: Maria di Nazaret, la creatura fatta ascolto e servizio

    I temi vitali
    Dalle motivazioni si passa alla pratica corretta della Bibbia. Qui si pone il peso maggiore del Sinodo. Sono considerati questi punti radunabili sotto tre categorie:
    – Incontro con la Bibbia nelle grandi azioni di Chiesa: la Bibbia nella catechesi (per sé è un dato già recepito nei nuovi Catechismi della CEI), la Bibbia nella celebrazione liturgica (Eucaristia, sacramenti), luogo per eccellenza di incontro con la Parola di Dio, la Bibbia nel servizio di carità verso i poveri e nella condotta morale (come interiorizzare le parole e gli atti di Gesù).
    – Incontro diretto con la Bibbia. È la novità, in certo modo esplosa, dagli anni ’80, con i gruppi biblici o del Vangelo o di ascolto, tra cui esistono anche gruppi biblici giovanili.
    In questi anni – e il Sinodo ne parlerà – la nuova frontiera della Chiesa sarà la conoscenza e pratica della Lectio Divina o Scuola della Parola, come ha fatto per tanti anni il Cardinal Martini a Milano, che Benedetto XVI ha qualificato come un «vero maestro».
    – A questo scopo si mira ad una gigantesca operazione: idealmente tutti possano avere in mano la Bibbia (o almeno i Vangeli) nella loro lingua. Sono oltre seimila lingue e dialetti della terra, la Bibbia è stata tradotta (almeno in parte) per circa duemila lingue. Vi è la proposta di una colletta di solidarietà tra le Chiese a questo scopo.

    La Bibbia in missione
    Si ascolta la Parola di Dio per comunicarla agli altri. Anche qui sono indicati due tematiche generali:
    – I soggetti che trasmettono la Parola: i Vescovi, i preti, i laici (con un lungo richiamo a loro favore), le persone di vita consacrata. In questa parte viene ricordato il ruolo della Bibbia in famiglia. Come pure è il momento di mettere sul tavolo la relazione giovani e Bibbia. [1]
    – La Bibbia nel dialogo in diverse direzioni: con i fratelli separati, con gli ebrei, con i musulmani, con le culture attuali.

    Come possiamo partecipare?

    A prima vista l’argomento sembra riservato agli addetti ai valori. Un po’ sì, se si intende la necessità di una riflessione seria che possono fare soltanto i Pastori nella comunità.
    Ma la «cosa» in gioco riguarda ogni cristiano, giacché si tratta del pane della Parola di Dio, la sua luce e la sua consolazione per credere, sperare e amare.
    Frutto massimo del Sinodo sarebbe una svolta energica di conversione dei cristiani al loro Libro della fede, anche dei giovani, che sono interessati (me ne accorgo presentando loro la Bibbia), ma che sono anche delusi perché non viene loro spiegata superando il muro di una relazione giovane-libro, attraverso una relazione calda interpersonale di animatore a giovane alla luce delle persone che fanno la Bibbia, con al centro Gesù di Nazaret.
    Suggerisco quattro cose:
    – fare un confronto con il questionario proposto ai Vescovi per vedere lo stato di salute biblico personale e della comunità cui appartengo;
    – leggere insieme lo Strumento di lavoro appena sarà pubblicato (fine maggio);
    – seguire i lavori del Sinodo e in particolare il documento che ne farà il Papa;
    – fare esperienza biblica come la lectio divina nel proprio gruppo e comunità; leggere i quattro vangeli lungo le ferie estive: sarà l’aria più rinfrescante mai sentita prima.


    NOTE

    [1] Ne abbiamo già trattato in NPG ottobre 2007: Bibbia, giovani, educazione.


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