Editoriale


(NPG 1968-05-04)

Generalmente ci ribelliamo alle frasi fatte e ai luoghi comuni. Talvolta per personalizzare il nostro intervento educativo, oppure per un innato riformismo del precostituito.
Il mese di maggio ci porta tradizionalmente ad iniziare o a sottolineare un discorso mariano.
L'invito di Note di Pastorale Giovanile è chiaramente su questa linea.
Ma non possiamo accontentarci di fare, tanto per fare; o di fare quello che abbiamo sempre fatto, proprio perché lo abbiamo sempre fatto.
Personalizzare il nostro intervento educativo vuol dire prima di tutto essere autentici ed essenziali nelle nostre proposte, fare un discorso che parta dalla realtà (quella oggettiva: non quella che... ci piacerebbe!), si agganci al dato rivelato (e il Concilio ha scosso qualche pacifica acquiescenza teologica), e ritorni, possibilista, alla vita.
Le pagine di contenuto mariano di questo numero della Rivista, vorrebbero invitarci a questo.
Lo studio teologico di G.M. Gozzelino pone delle premesse da cui non possiamo assolutamente discostarci.
Dal piano delle idee a quello dell'azione, senza soluzione di continuità: le riflessioni di G.C. Negri fioriscono in suggerimenti pratici di forme concrete.
Il sussidio Con Maria, alla scoperta della mia fede è una indicazione che non possiamo scartare, a priori: il mese di maggio conclude l'anno della fede e la nostra tensione educativa: non possiamo deviarlo dai binari su cui è corso tutto l'anno attuale.
La rassegna di due qualificate riviste sul significato del Rosario oggi, chiude la prospettiva mariana del numero di maggio di Note.