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    Le Beatitudini di Gesù

    Cesare Bissoli


    1. PER UNA CORRETTA PRECOMPRENSIONE

    a- Ricordiamo il processo che ci porta a comprendere bene, vitalmente, un testo, nel nostro caso le Beatitudini (Bt) del Vangelo (Mt, Lc). È detto circolo ermeneutico: ci chiede di partire da noi (che cosa pensiamo noi, la società, i giovani, i fedeli… circa le Bt, oggi, qui ed ora); confrontarci con la fonte della Parola di Dio, anzitutto biblica (cosa pensano Dio, Gesù, la chiesa delle Bt di cui parlano) e ritornare su di noi per una attualizzazione e attuazione (confronto critico, assunzione di significato in vista della pratica). La LD classica concentra il circolo ermeneutico nei tre passaggi costitutivi di lectio, meditatio, oratio (in vista dell’actio).
    b- Bt è un nome laicamente obsoleto traducibile più o meno in felicità, godimento, gioia, letizia, soddisfazione… (Dizionario italiano, Devoto-Oli).
    c- Dallo stesso significato verbale, la Bt come felicità, appare termine esistenzialmente pregnante, giacché la felicità è uno scopo universale che attira tutti a sé, si invoca perché ci sia, la si respinge delusi quando non funziona come la vogliamo noi, la si cerca sempre, ardenti o delusi, cantando, scrivendo facendo film, prendendo droga, facendo sesso, o religiosamente, incontrando Dio...
    d- Da tener presente un elemento fondamentale ed universale: una parola su tutte si coniuga strettamente con felicità: amore, nella molteplicità delle interpretazioni.
    e- Non dimentichiamo che quando diciamo le Bt del vangelo maneggiamo una parola (un orizzonte, uno scopo, un’esperienza) che è fortemente dinamica, che non funziona quando resta prigioniera del suo nome tradizionalista, ci porta al passato, sul colle che dà sul lago…, come può avvenire nelle nostre omelie. In verità se ben capita e testimoniata nei fatti le Bt del vangelo hanno forza di attrazione esistenziale e donano un senso di gioia in ogni tempo e in ogni luogo.
    f- Spieghiamo meglio. Chiaramente la visione biblico-cristiana di Bt ha un senso non coincidente, anzi sovente di opposizione con il modo di pensare Bt/felicità, amore nel mondo (in senso giovanneo), che emargina il senso cristiano, ma che non può bloccarlo, farlo sparire, anzi si può esserne sorpresi ed attratti, se l’annuncio delle Bt fa sentire il Gesù del vangelo da cui scaturiscono.
    g- Ma allora sarà necessario coniugare le Bt con la persona che le ha vissute e pronunciate, Gesù Cristo visto come uomo delle Bt, che le ha vissute per renderle credibili e praticabili: “dopo una notte di preghiera” (cfr Lc 6,12) le ha proclamate su “un monte”, in alto, alle “folle”, cioè al mondo intero, in ogni luogo e in ogni tempo. Non lasciamoci perdere questo orizzonte di eternità. Ne scaturisce una precisazione essenziale: le Bt del vangelo acquisiscono il vero senso se comprese nella persona stessa di Gesù beato e beatificante. In Lui, in comunione con il Padre e l’animazione dello Spirito Santo, le Bt diventano vita, gioia.
    h- Colpisce come Papa Francesco abbia tradotto Bt con gioia e con questo termine sigilli pressoché tutti i suoi testi e le sue parole: Evangelii Gaudium, Veritatis Gaudium, Amoris Laetitia, Laudato si’, Gaudete et exsultate
    k- Mi colpisce la proclamazione delle Bt nel giorno di TuttiSanti nell’assemblea della Messa osservando i volti delle persone che ascoltano: volti attenti, stupefatti, attratti, con degli interrogativi: cosa significano le Bt, come si vivono, come si intrecciano con le pur nostre umane Bt o gioie?

    2. LA PAROLA DI DIO ALLA FONTE

    Le Bt di Gesù sono giunte in due forme. Quella lunga in Mt 5, 3-12, con 8 (10 Bt), e la forma breve di Lc 6,20-26 (4 beati, 3 guai).
    Proviamo ascoltarle con spirito di fede: Gesù parla a noi sempre in contemporanea, si rivolge a noi con tutta la complessità del nostro io, dei nostri problemi, dei nostri compiti e delle nostre attese.

    Mt 5, 3-12 (Discorso della montagna)

    Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. [2]Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
    [3]«Beati i poveri in spirito,
    perché di essi è il regno dei cieli.
    [4]Beati gli afflitti,
    perché saranno consolati.
    [5]Beati i miti, perché erediteranno la terra.
    [6]Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
    [7]Beati i misericordiosi,
    perché troveranno misericordia.
    [8]Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
    [9]Beati gli operatori di pace,
    perché saranno chiamati figli di Dio.
    [10]Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
    [11]Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
    [12]Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.

    Lc 6,20-26 (Discorso della pianura)

    Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva: «Beati voi poveri,
    perché vostro è il regno di Dio.
    [21]Beati voi che ora avete fame,
    perché sarete saziati.
    Beati voi che ora piangete,
    perché riderete.
    [22]Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v’insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell’uomo.
    [23]Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti.

    [24]Ma guai a voi, ricchi,
    perché avete già la vostra consolazione.
    [25]Guai a voi che ora siete sazi,
    perché avrete fame.
    Guai a voi che ora ridete,
    perché sarete afflitti e piangerete.
    [26]Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi.
    Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti.

    (1). Poniamo alcune annotazioni generali

    a- La mole delle riflessioni sulle Bt è immensa: approccio esegetico, teologico e morale, spirituale, filosofico, letterario, artistico… Bt nella liturgia, nel volontariato…
    b- Dal punto di vista esegetico: il perché delle due versioni e la paternità delle Bt; il contesto biblico (AT); il senso del testo nella sua globalità e nelle singole Bt
    c- Abbiamo due versioni molto diverse tra Mt e Lc. L’attribuzione delle Bt a Gesù è fondata ; l’attuale presentazione in due elenchi è della fase di predicazione orale e della redazione scritta di Mt e Lc. Alcuni rilievi:
    * le Bt (come globalmente il Vg) vengono da Gesù, ma sono stati attualizzati dalla Chiesa in rapporto alle diverse situazioni di annuncio. Il che legittima una attualizzazione (adattamento) sempre nuova mantenendo fedeltà alla fonte evangelica nella tradizione della Chiesa;
    * Mt vi dà un sviluppo ‘catechistico’, più ampio, raccogliendo parole ed esempi di Gesù, con attenzione al mondo di cristiani provenienti dal giudaismo; Lc esprime un taglio sociale in rapporto alle condizioni di povertà e opposizione dei cristiani provenienti dal mondo pagano.
    * Molti attribuiscono questa forma breve (Lc) a Gesù in armonia sia con il linguaggio profetico e sapienziale dei profeti e dei saggi (Salmi), sia con altre parole dirette di Gesù a favore dei poveri (v. il ricco egoista e Lazzaro), di cui Luca si fa raccoglitore (Vangelo dei poveri).
    d- Notiamo la struttura delle Bt (Mt) e la loro rilevanza di significato.
    *notiamo un intreccio coordinato di gioia (beati), di sofferenza sia di ordine materiale (poveri, piangenti, affamati, perseguitati…) e sia per le difficoltà di vita secondo il Vangelo (miti, puri di cuore, artefici di pace, giusti, misericordiosi…), tramite il conseguimento di una solenne promessa: il Regno dei cieli (5,3.10).Si esprime così un contrappasso di situazione (dal malessere al suo contrario).
    * il termine "beati" (makarioi) detti all’inizio e ripetuto come una litania (per rafforzarne la verità) intende affermare con forza il destino assolutamente felice che Dio vuole per i suoi fedeli;
    * l’uso del futuro nelle promesse, indica l’orizzonte escatologico realizzantesi di questa gioia, di un futuro immane che supera il tempo come è il mistero del Regno; ma se è vero che il Regno (e dunque le Bt) si compirà alla fine dei tempi (cf Mt 25,34) è vero che esso è come un piccolo seme già nel tempo (v. le parabole del Regno, Mt 13), per cui la gioia futura si fa pregustare già oggi nella fede della speranza. Si noterà che la prima Bt sintesi delle altre parla di beatitudine al presente: Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli (v.3 e v. 10 ). Analogo dinamismo appare nel testo di Lc.
    * che Papa Francesco parli di gioia altro non fa che riecheggiare le Bt del vangelo.
    e- La matrice è biblica, sta nell’AT.
    * Per una quarantina di volte viene annunciato il beati (‘asre) nelle forme di benedizione e maledizione in rapporto all’osservanza o meno della Legge (cf Deut 28) o in riferimento allo stile di vita giusto od empio, ma qui ha il valore di riconoscimento della saggezza (cfr Sal 1,1).
    * Ciò conferma che Dio vuole la Bt dell’uomo (se esso vi acconsente). Beatitudine è Dio stesso (cf Sal 112,1s; Is 30,8; Sal 84,13). È un punto fermo della storia della salvezza.
    * Ma NT porta le Bt di Gesù, dunque secondo Gesù. Vanno comprese nel messaggio evangelico del Regno di Dio e dell’esperienza propria di Gesù.
    f- Occorre passare dalle Bt di Gesù, alle Bt in Gesù o al Gesù delle Bt. Lo ricordiamo appena. Si voglia fare una ricerca nei Vg: riconosciamo il suo annuncio del Regno (cf Mc 1, 14-15), la sua povertà (cf Mt 8,20), la sua misericordia (cf Lc 7,12), il suo pianto (cf Giov 11.35), la persecuzione (cf Mc 3,6), la sua mitezza (cf Mt 11,28), il senso della giustizia (cf Mt 23), il dono della pace (cf Giov 14, 27), la sua certa speranza di entrare nel Regno di Dio nella casa del Padre (cf Giov 14,2-3)… Il testo attuale delle Bt è come una collana che raccoglie come perle tutte queste Bt (e ve ne sono altre: cf Giov 20, 29; Lc 1,48 ; 11,27-28) sparse lungo tutta la sua missione, parlandone ai discepoli e alla gente. Le Bt sono sintesi del Vangelo, il Vangelo è l’analitica delle Bt.

    (2.) Le singole Beatitudini

    a- In Mt sono distinguibili due Bt generatrici delle altre, cui si collega direttamente il Regno dei cieli. La prima e l’ultima: “Beati i poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli. Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli”. Di esse le singole Bt sono specificazioni.
    b- Merita accogliere l’interpretazione di GF Ravasi circa i “Beati i poveri in spirito”. “Si tratta purtroppo di una traduzione mal riuscita, perché essa scivola subito nella nostra concezione occidentale: beati quelli che hanno lo spirito distaccato, pur avendo forse tutto nella vita concrete”. In verità la traduzione vera è “coloro che hanno lo spirito da poveri, coloro che sono radicalmente poveri e quindi lo sono totalmente in tutte le dimensioni e in tutti i momenti”.
    c- Alla povertà fanno da corteo le altre Bt: le opere di giustizia, di umiltà, di dolcezza, di purità, di misericordia, di cura della pace. “Se scorriamo le Bt ci accorgiamo che hanno tutte questo taglio: non sono comportamenti limitati e circoscritti, sono invece atteggiamenti globali, attitudini totali… L’annuncio di Cristo non è assolutamente una proposta del ‘mezzo’, bensì del ‘tutto’» (I Vangeli, 110. 113). La seconda Bt-guida riguarda la persecuzione come destino del discepolo nel destino di Cristo, perseguitato e vittorioso.
    d- Qui si apre l’analisi alle singole Bt: vanno prese nel loro senso biblico con la rilettura sostanziale che proviene dalla esperienza di Gesù.
    e- È facile intuire, anche se non detto, che il fondamento ultimo è l’amore per Dio in Gesù che Mt sintetizza operativamente: “Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli” (5,48) e Lc ”Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro” (6,34).

    3. PER LA NOSTRA ATTUALIZZAZIONE E ATTUAZIONE

    Le Bt sono oggi molto esaltate e proposte (v. Gaudete et exultate, 2018), definite ‘codice di santità, monte delle Bt giovanili (Colle don Bosco) (Viganò)… Teniamo contro dei tre nuclei generatori: (a) cristocentrismo, (b) umanesimo, (c) via di santità.
    a- Le Bt sono espressioni e dimensioni della incarnazione di Cristo cui è chiamato il discepolo per una condivisione. Di qui: “leggere Gesù nelle Bt; leggere le Bt in Gesù”. Non questo testo senza di lui; non lui senza questo testo.
    b- Le Bt attestano un umanesimo originale a due livelli:
    * Alla condizione esistenziale misera e faticosa dell’uomo, Gesù fa promessa solenne del RdD, generando un radicale cambio di situazione dove il presente si apre, aspira, sospira, attende di entrare nel futuro di Dio; da esso come da una “porta socchiusa” (l’umanità risorta di Gesù) entra la forza della speranza, che stimola alla pratica delle Bt alla scuola del Maestro e in relazione al mondo in cui uno vive. Passato, presente e futuro sono interagenti.
    * Le Bt irradiano per loro natura un ecumenismo senza confini: è promessa di Dio in Gesù per tutti, hanno quindi vocazione missionaria evangelizzatrice originale.
    c- Le Bt non sono codice etico frazionato in virtù, ma codice di santità globale che si fa etica, spiritualità, e promuove l’umanità dell’uomo.
    * Vivere le Bt. come orizzonte di vita: «Le Bt non sono la descrizione di alcun ore o di alcuni momenti dell’ esistenza del cristiano, ma sono l’appello ad una struttura di fondo che deve permeare costantemente e abbracciare tutto. Il discorso delle Bt ha, perciò, una prospettiva totale, onnicomprensiva. È quanto accade all’innamorato, il quale non è tale alcune ore al giorno o solo quando compie alcuni gesti nei confronti della persone che ama, ma lo è sempre… È il “più” che i cristianesimo propone, non il “meno” o il “medio”» (I Vangeli, 108; 113).
    * In questa prospettiva si approfondisca ogni singola Bt. E si cerchi riscrivere il personale elenco di Bt. Fare LD su ogni Bt.
    * La spiritualità delle Bt ha in sé delle caratteristiche: cambio fino al capovolgimento positivo del destino difficile (Magnificat Lc 1, 51-53, Salmi di lamentazione, il ministero di guarigione materiale e spirituale di Gesù; la pasqua di croce e risurrezione di Gesù); l’intreccio fecondo e interagente di presente e futuro: un domani che si accorcia ed un presene che ne coglie le prime luci; l’esperienza della gioia nelle lacrime, l’esistenzialità ed universalità delle Bt….
    * Proposta delle Bt all’uomo (giovane) di oggi: nella dinamica del cammino di Emmaus (Christus vivit, 236-237), creare percorso che parte dal confronto tra le Bt dell’uomo di oggi e le Bt del Vangelo, approfondire motivi come felicità, festa nella loro tipicità umana e vederne la manifestazione nella visione di Gesù attestata nelle Bt., mostrandole così umane, esistenziali e come tali volute a Dio (v. sopra la spiritualità delle Bt).
    Comprovarne il valore e la varietà con la 'storia degli effetti', ossia con testimonianze di ieri e soprattutto di oggi da parte di uomini/donne (giovani) beati e beatificanti (v. Francesco, Don Bosco, Domenico Savio, Teresa di Gesù Bambino, Marvelli…), e con la personale testimonianza

    Cenno bibliografico

    Francesco, Gaudete et exsultate, nn. 65-94, 2018;
    Catechismo della Chiesa Cattolica, La nostra vocazione alla beatitudine, nn.1716-1729
    Dupont J., Le Beatitudini, 2 vol, Paoline 1972 (classico);
    Ratzinger J-Benedetto XVI, Gesù di Nazaret, I, Rizzoli 2007;
    Ravasi GF, I Vangeli, EDB 2016.
    Segue la lunga lista di commentari (Fabris R….), art. di dizionari.

    “Controcorrente”
    Nonostante le parole di Gesù possano sembrarci poetiche, tuttavia vanno molto controcorrente rispetto a quanto è abituale, a quanto si fa nella società; e, anche se questo messaggio di Gesù ci attrae, in realtà il mondo ci porta verso un altro stile di vita. Le Beatitudini in nessun modo sono qualcosa di leggero o di superficiale; al contrario, possiamo viverle solamente se lo Spirito Santo ci pervade con tutta la sua potenza e ci libera dalla debolezza dell’egoismo, della pigrizia, dell’orgoglio. Torniamo ad ascoltare Gesù, con tutto l’amore e il rispetto che merita il Maestro. Permettiamogli di colpirci con le sue parole, di provocarci, di richiamarci a un reale cambiamento di vita (Francesco, Gaudete et exsultate, 65-66).


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