Nascita, accompagnamento e sviluppo di un gesto concreto: l’esperienza di Oltre l’Arte a Matera

Inserito in NPG annata 2019.

Anna Valeria Tozzi (Matera)

(NPG 2019-08-41)


 

Incrociare, conoscere e sperimentare il Progetto Policoro è un’esperienza che può cambiare la vita: significa toccare con mano la paternità di una Chiesa operativa e concreta, l'annuncio del Vangelo che dona speranza, la disponibilità di realtà di ispirazione Cattolica che mettono a servizio professionalità specifiche a supporto della valutazione e creazione di impresa. Questi non sono solo validi concetti ma è quanto di più reale e concreto la cooperativa Oltre l'Arte può testimoniare di aver sperimentato nei suoi undici anni di attività, originata proprio dal Progetto Policoro.
Ricordiamo e trasferiamo sempre, con emozione e fieri della nostra origine, le tappe della sua esistenza, ripercorrendone la storia a partire dalle primissime battute nell'incontro con alcuni giovani del territorio alle circa quarantacinque persone regolarmente assunte che attualmente lavorano nella nostra «grande famiglia», come amiamo definirla.
La storia della cooperativa sociale Oltre l'Arte, nel cui nome è racchiusa la sua essenza, prende avvio da un Seminario di Orientamento al lavoro e alla Cooperazione, uno degli strumenti operativi ideati dal Progetto Policoro per incontrare i giovani del territorio, partendo dall’evangelizzazione per affrontare il tema del lavoro e stimolare l’autoimprenditorialità. Organizzato a Matera nel 2007 dall’équipe diocesana, incoraggiato dal Vescovo l’allora Mons. Salvatore Ligorio, in collaborazione con alcune filiere, è stato rivolto ai giovani dell'intera diocesi. Due giorni di riflessioni, dibattiti e preghiera all'insegna dei tre pilastri su cui si fonda il Progetto Policoro: giovani, Vangelo e lavoro. Grazie a questa importante occasione di formazione, alcuni giovani partecipanti, stimolati dalle riflessioni ricevute, hanno voluto scommettere sulle proprie capacità, sui propri talenti, sulle professionalità acquisite con l'esperienza e lo studio, coniugandole alle possibilità e alla vocazione espressa dal territorio. A questo iniziale percorso hanno preso parte non solo i giovani, soggetto principale a cui si rivolge prioritariamente il Progetto Policoro, ma anche adulti disoccupati o chi, perdendo il lavoro, ha potuto trovare un'altra possibilità di occupazione. Il percorso, gli incontri, la valutazione delle idee sono stati lunghi e numerosi ma costantemente accompagnati dal supporto delle filiere, in particolar modo di Confcooperative. È stato altrettanto fondamentale ricevere la fiducia di una Chiesa locale che ha saputo scommettere su cinque giovani caparbi nel non rassegnarsi al destino di abbandonare la propria terra d'origine o sottostare a logiche distorte che molto spesso regolano il mondo del lavoro.
L'avvio dell'attività, dopo la costituzione della cooperativa nel luglio 2008, è stato mosso a piccoli passi ma con grande speranza e voglia di mettersi in gioco. Abbiamo iniziato con l'affidamento, da parte dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina, della gestione di alcune chiese rupestri di sua proprietà ubicate negli antichi Rioni Sassi, dal grande valore storico artistico e culturale. Da lì siamo partiti, ampliando e completando nel corso degli anni la nostra offerta e i nostri servizi principalmente, ma non unicamente, orientati al turismo quale uno dei settori trainanti nell'economia della città di Matera. Raggiungendo tappe importanti della nostra attività e aggregando un sempre maggior numero di lavoratori, anche svantaggiati, l’attività della cooperativa Oltre l’Arte, infatti, si è implementata grazie al continuo sviluppo di nuove idee e nuove possibilità: oltre alla gestione di alcune Chiese Rupestri e chiese del centro storico, presta servizio di custodia, tutela e valorizzazione all’interno della Cattedrale di Matera, a cui sta per essere aggregata la gestione del Museo diocesano; affianca la diocesi nella gestione di una Casa per Ferie diocesana; sta sviluppando percorsi di turismo sociale, religioso, esperienziale e scolastico; ha aperto un info point con annesso punto vendita di souvenir realizzati prevalentemente da realtà sociali, gestisce una tipica abitazione all’interno dei Sassi e sta delineando l'attivazione di laboratori di artigianato solidale. Non manca il dialogo con le Istituzioni del territorio (Comune, Università, Sovrintendenza, ecc…) per la costruzione di collaborazioni a beneficio del territorio stesso. Con uno sguardo che valica i confini della città, la cooperativa Oltre l’Arte può affermare di aver costruito una solida realtà intercettata da altri per generare nuove possibilità, guardata come una buona prassi e percepita come un'esperienza replicabile in altri territori: in diverse situazioni, infatti, ha messo a disposizione il suo bagaglio di esperienze per supportare la nascita di altre imprese similari. Anche questo significa, per noi, moltiplicare la speranza, nella consapevolezza che gratuitamente abbiamo ricevuto e gratuitamente restituiamo.
Nel percorso appena delineato e sempre in via di sviluppo, non esenti da momenti di scoraggiamento, possiamo testimoniare di aver sperimentato l’importanza di una iniziale e profetica fiducia ricevuta dalla nostra Chiesa locale, attualmente guidata da Mons. Giuseppe Antonio Caiazzo, guadagnata, confermata e rafforzata nel tempo. Evidente è la potenza della Divina Provvidenza che, anche in situazioni di difficoltà, ci fa percepire la Sua presenza e ci illumina nel trovare la strada per superarle e riprendere nuova motivazione per andare avanti con un obiettivo sempre fisso: garantire stabilità lavorativa a chi è già inserito e, nel contempo, creare nuove opportunità per altri ancora. Ci accompagna il desiderio di generare la speranza nel credere che è possibile un lavoro rispettoso dell'etica e della legalità e che considera ogni lavoratore anche nella sua dimensione umana e personale. Come in una famiglia che si rispetti, l'attenzione di Oltre l’Arte è rivolta ad ogni singolo lavoratore, alle proprie esigenze, alle proprie caratteristiche, propensioni, attitudini: alla persona nella sua totalità. Il nostro lavoro, che nei tempi e nei modi richiesti dal settore turistico è oggettivamente incalzante, viene svolto con regolarità e professionalità a servizio del territorio e dell'utenza adeguatamente soddisfatti dai nostri servizi ma coniugato alla dimensione umana dei lavoratori perché «il lavoro è per l'uomo». Per ogni uomo, anche dei meno visibili. Abbiamo dichiaratamente scelto dal principio, di dare una dimensione sociale alla cooperativa con l'inclusione lavorativa di soggetti svantaggiati perché anche attraverso il lavoro possa essere trasmessa la dignità di ogni persona. È emozionante, infatti, accompagnare i piccoli sforzi che generano grandi progressi nei nostri colleghi «speciali», ragazzi con diverse abilità impegnati ogni giorno nei vari presidi in cui opera la cooperativa. Rispettando i loro tempi e cogliendo sempre meglio le loro attitudini, sono riusciti a trovare una propria dimensione lavorativa gratificante, e non di facciata. In questo processo, anche le loro famiglie sono pienamente coinvolte in un continuo confronto per affrontare adeguatamente il percorso di crescita lavorativa dei propri figli e che genera benefici con ricadute positive, di vario genere, sulle famiglie stesse e sulla società intera. La loro presenza nei luoghi di lavoro svolge, infatti, un’azione educativa diretta nei confronti di tanti che non immaginano possibile una tale opportunità o che molto spesso viene associata al volontariato: bisogna lavorare ancora tanto su questo fronte ma, certamente, gli esempi pratici e reali posso svolgere un ruolo importante in questo processo culturale.
Altrettanto gioioso è constatare come grazie alla sicurezza economica che dipende da un lavoro stabile e giustamente retribuito, tanti riescano a raggiungere piccoli o grandi obiettivi: dalla realizzazione dei desideri propri della fase giovanile (maggiore indipendenza economica, ecc…), al poter coronare il desiderio di costruire una famiglia con il matrimonio. La stabilità economica di due persone che formano una famiglia certamente contribuisce ad affrontare questo nuovo capitolo della propria vita con maggiore serenità, pur non essendo questo il solo elemento fondamentale. E con l'arrivo dei figli questo aspetto diventa tanto più avvertito come importante.
La dimensione familiare di un lavoratore, soprattutto delle donne e mamme lavoratrici, è una delle situazioni che maggiormente viene attenzionata e curata dalla cooperativa Oltre l'Arte, perché il rapporto lavoro-famiglia possa essere coniugato al meglio. L'impegno è costante perché una moglie, una mamma possa dedicarsi al lavoro e veder realizzata la propria sfera professionale per cui ha speso energie, studiato e faticato, senza interferire negativamente sul proprio ruolo all'interno della famiglia, consentendole di stare dietro alle esigenze e alle attenzioni che in alcuni particolari momenti le vengono richieste. Questo è possibile innanzitutto se si accoglie la donna nel proprio organico senza costringerla a scegliere tra lavoro e famiglia o l'essere madre, ma nel rispetto delle sue vocazioni e della sua natura. Questo aspetto si concretizza in ugual modo se i valori che sottendono una squadra di lavoro sono condivisi e chiaramente affermati, se sono principi importanti su cui si fonda una realtà lavorativa e capaci di creare comprensione, supporto reciproci e collaborazione tra i lavoratori. La cooperativa Oltre l'Arte vive e promuove questa attenzione che si palesa nella presenza di mamme e neo-mamme lavoratrici testimoni di questo stile.
Al di là degli importantissimi aspetti pratici e del sostegno che vengono offerti per la creazione di impresa, è, infatti, in generale, uno stile indelebile quello che il Progetto Policoro riesce a trasmettere a quanti hanno l'opportunità di incrociarlo, con i suoi valori e i suoi principi, ed è prioritariamente questo stile che la nostra cooperativa trasmette e chiede di mantenere a quanti si aggiungono al suo interno.
Con grande senso di gratitudine, indelebile nelle radici della nostra realtà, riconosciamo e custodiamo la filialità alla nostra Chiesa locale e al Progetto Policoro, quale straordinaria intuizione della nostra amata Chiesa italiana che con esso si prende cura della vita concreta dei giovani.