La libertà

Carlo Molari

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Vorrei fermarmi questa mattina a riflettere con voi su alcuni dei molti equivoci relativi alla libertà.
Molti pensano che la libertà consista nel fare ciò che si vuole. Credono di essere liberi solo per il fatto che decidono diversamente dagli altri, anzi contrapponendosi ai genitori, o ai figli o al coniuge o al superiore.
E non si accorgono che quando si comportano così, se hanno autonomia da qualche persona, non l'hanno nei confronti della propria storia, delle abitudini acquisite nell'infanzia, delle reazioni emotive indotte dagli altri, in una parola dai propri istinti. Quella che chiamano autonomia, di fatto è un'altra forma di dipendenza a volte molto più grave di quella che vogliono evitare.
L'uomo non nasce libero, e non lo diventa solo perché cresce di statura o acquisisce capacità tecniche. Lo diventa solamente quando prende dominio pieno di tutti i propri movimenti e dinamismi interiori.
Molte delle nostre reazioni, dei nostri giudizi, delle nostre simpatie, delle nostre decisioni operative sono risultato di meccanismi che non controlliamo pienamente.
Oggi è molto più urgente di altri tempi diventare liberi, ed anche il grado di libertà oggi necessario è molto più elevato che in altri secoli. Chi non perviene al pieno controllo di sé facilmente è travolto dalle numerose sollecitazioni di chi specula sulla debolezza degli altri per imporre i propri disegni di guadagno o di potere. Si pensi, ad esempio, ai sotterfugi degli spacciatori di droga per coinvolgere un numero sempre più grande di giovani nel grande circolo della morte. Si pensi al mercato della pornografia che specula appunto sulla arrendevolezza dei più deboli cioè dei meno liberi per allargare i propri profitti. Anche le dinamiche della violenza e i mercati delle armi vanno alla ricerca di persone non pervenute al dominio pieno delle proprie reazioni, per sollecitare possibilità di rivincite o di dominio illusorio.
Più aumenta la potenza dei mezzi tecnici e della scienza più libertà è richiesta all'uomo, e ai popoli.
Ma non ci si può illudere di rendere liberi gli uomini solo per mezzo di leggi o di decreti. La legge suppone la libertà ma non la crea.
Solo gli uomini che sanno amare diffondono libertà nel mondo. La libertà, infatti, in ultima analisi è la capacità di amare gratuitamente, di volere il bene solo perché è Bene.
«Dio vi ha chiamati alla libertà - scriveva san Paolo - ma non servitevi della libertà per i vostri comodi. Anzi lasciatevi guidare dall'amore e fatevi servi gli uni degli altri » (Gal 5, 13). Lasciamoci guidare dall'amore, amici, avremo contribuito alla crescita di persone libere attorno a noi. Ce n'è molto bisogno.