Male individuale

Carlo Molari

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Vorrei questa mattina proporvi una riflessione sui nostri difetti. Tutti ne abbiamo ed è saggio imparare a convivere con essi.
Molti dei nostri limiti e dei nostri mali non possono essere eliminati. Ci accompagneranno fino alla morte, alcuni anzi man mano che procediamo nel tempo si rafforzeranno.
Uno è istintivo nella sua valutazione e un altro è razionale. Uno reagisce immediatamente alle situazioni e spesso non ne coglie tutti gli elementi, un altro è molto píù ponderato ma spesso giunge troppo tardi quando è richiesta rapidità di decisione. Uno riesce a compiere bene un lavoro ma è completamente inabile per un altro.
Ci sono anche difetti morali che fanno parte di questa categoria di mali. Alcune modalità di reazione, alcuni atteggiamenti nei confronti degli altri, alcune abitudini, alcune debolezze si sono stabilizzati nella nostra esistenza e, soprattutto a una certa età, non possono più essere eliminati. Alcuni di essi anzi costituiscono il risvolto negativo, quasi l'ombra delle nostre qualità morali. Ogni virtù umana infatti, proprio perché umana, ha limiti intrinseci che impediscono lo sviluppo di qualità che in certe circostanze ci sarebbero necessarie.
In altre parole nessuno di noi ha ciò che è necessario per vivere in modo adeguato tutte le situazioni della sua esistenza.
Ci sono diverse reazioni possibili a questa situazione: c'è chi ne è schiacciato e chi ne cresce, chi la rifiuta imprecando e chi raggiunge attraverso di essa un elevato grado di maturità umana.
Ciò che è richiesto è impedire ai nostri difetti di rovinare ciò che facciamo ogni giorno, di devastare le nostre azioni, di guastare i nostri rapporti. Dobbiamo far sì che i nostri difetti ci consentano di vivere serenamente.
La prima condizione fondamentale perché ciò avvenga è la loro accettazione senza riserve. Se vogliamo vivere pienamente dobbiamo utilizzare i mezzi che abbiamo a disposizione. È assurda la pretesa di essere persone strutturalmente diverse o di avere tutte le qualità che troviamo negli altri.
Accettarsi così come siamo è la condizione assoluta per diventare diversi nei limiti che ci sono consentiti. Il resto non ci appartiene, neppure nel desiderio.
Molti si odiano o si disprezzano, almeno per una parte della loro realtà e il risultato è che non diventano ciò che potrebbero diventare, non vivono la vita che a loro viene consegnata. Serena giornata a tutti, e siate nella pace nonostante i vostri difetti.
Anzi proprio con essi siate in pace.