Dialogo
tra generazioni
Carlo Molari
Non solo i popoli, come dicevo, ma anche le diverse generazioni devono incontrarsi tra loro.
L'esistenza non chiede sempre ai singoli e ai gruppi le stesse cose. Per ogni età ha richieste diverse: l'incontro tra le generazioni permette appunto l'armonica confluenza di doni molteplici nella realizzazione di un unico progetto storico.
Abitualmente il rapporto viene analizzato all'interno della famiglia come scontro tra genitori e figli. Ma questo è solo un aspetto del dialogo necessario tra le generazioni. Vi è un ambito molto più vasto che ha occasioni continue.
I giovani abitualmente portano le tensioni della vita in modalità ancora inedite, esprimono esigenze mai ancora accolte.
Essi però non sono consapevoli di tale condizione perché non hanno memoria del passato.
Tendono a pensare che l'opposizione tra generazioni si ripeta allo stesso modo e non avvertono la carica di profezia che portano.
D'altra parte non sono in grado di giudicare in modo compiuto e organico il valore e la ricchezza della situazione attuale appunto perché è l'unica che essi conoscono, e non ne hanno vissuto la faticosa conquista.
Gli adulti, a loro volta, tendono spesso a considerare il nuovo come un rifiuto del passato, come un rinnegamento della loro storia e delle loro fatiche. Tendono a rifiutare ogni esigenza e ogni espressione diverse da quella vissuta da loro.
In realtà, il cammino dell'umanità è possibile solo quando le generazioni si integrano nel loro apporto: quando cioè i giovani offrono le forme nuove che la vita in loro tenta di esprimere. E quando gli adulti sanno accettare le sfide che la vita loro lancia attraverso le intuizioni e gli ideali maturati nei giovani.
Le nuove generazioni non hanno nella loro storia i criteri sufficienti per interpretare l'esperienza che fanno. Hanno bisogno del confronto con la memoria degli adulti. Questi a loro volta non possiedono le indicazioni necessarie per continuare il cammino e tendono a ripiegarsi in forme di nostalgie inefficaci e di rimpianti sterili.
In questo periodo fioriscono iniziative di incontri, di riflessioni, di gite comuni. Le più fruttuose, dal punto di vista storico, sono quelle che coinvolgono contemporaneamente giovani e adulti. Esse permettono, infatti, l'arricchimento reciproco e mettono in moto le dinamiche di sviluppo umano.
Se il frequente incontro e scambio di questi giorni tra giovani e adulti è regolato da accoglienza reciproca e dal rispetto delle diverse funzioni, la comunità intera ne trarrà beneficio.