Migranti

Carlo Molari

MIGRANTI

Durante questi mesi molti hanno incontrato persone di lingua, cultura, religione diverse. Ma spesso è stato una pausa, quasi un gioco.
Ci sono invece persone per le quali questa è la condizione abituale di vita.
Sono i migranti.
Essi lasciano la loro terra e la loro famiglia per ragioni di lavoro e vivono in paese a loro straniero.
Da un secolo in qua fino all'ultimo decennio molti italiani sono migrati in altri paesi. Molti hanno lasciato la loro regione per sistemarsi altrove e si sono trovati stranieri anche nella propria patria.
Da un po' di tempo è diventato rilevante un fenomeno analogo anche per l'Italia: molti stranieri sono venuti fra noi per ragioni di lavoro. Vi è un aspetto di questo fenomeno che merita di essere sottolineato al di là della funzione economica.
Di fatto i migranti svolgono una funzione culturale notevole: diventano un legame tra i popoli, permettono di superare pregiudizi e barriere culturali, sollecitano rinnovamenti spirituali.
In altri secoli le migrazioni avvenivano per razzie e con oppressioni militari. Si svolgevano al ritmo dei tamburi di guerra e con il furore della violenza devastatrice.
La storia umana conosce numerose migrazioni di popoli interi che si sono sovrapposti ad altri popoli imponendo loro culture, religioni e tradizioni nuove.
Oggi l'umanità segue altre regole, ha fissato principi e regolamenti più pacifici e si avvia verso forme di convivenza universale.
Le migrazioni fanno parte di quei meccanismi di ricambio e di rinnovamento culturale e genetico dei popoli che non possono essere bloccati senza danni gravi. Importante è che ai fenomeni corrispondano quegli atteggiamenti spirituali di dialogo e di reciproca accoglienza che permettono la fecondazione culturale necessaria al rinnovamento dei popoli.
A molti capiterà oggi o domani di incontrare persone che possiedono un'altra cultura e si trovano tra noi come stranieri. Esercitiamo l'arte del dialogo e la sapienza dell'incontro. Essi sono mediatori di un processo storico, di un nuovo modo di vivere insieme. Richiedono la nostra comprensione e la nostra solidarietà. Non trascuriamo queste occasioni per rinnovare le nostre capacità di essere uomini del nostro tempo.