(NPG 1995-05-07)
Il presente dossier si propone di accompagnare il lettore nel complesso mondo del fenomeno adolescenza, di intuirne le istanze educative e spirituali, e di prospettare percorsi di formazione. Come si può capire, è senza dubbio un'impresa ardua, soprattutto se attesa i maniera esaustiva. Così evidentemente non è pensata. L'intento sta semplicemente nel fatto di voler offrire contributi da differenti angolature per illuminare una questione che ci sta tanto a cuore: la crescita dell'adolescente e la relativa proposta educativa.
In questa prospettiva il dossier si articola necessariamente in apporti molteplici e differenti, appunto per configurare il volto dell'adolescenza e per delineare gli interventi educativi.
Un primo contributo si pone nella linea socio-culturale. L'autore, Giorgio Campanini, affronta il tema delle giovani generazioni all'interno della problematica della modernità. Dopo aver delineati taluni tratti della modernità, egli invita a ritrovare la capacità di rischio da parte del cristiano. Specie le giovani generazioni devono saper correre l'avventura della vita, in particolare sul piano religioso. Per questo viene collocato all'apice della trattazione il tema dell'identità e alterità, come snodo decisivo degli interrogativi vitali e come prospettiva di educazione al senso dell'esistenza.
In una omogenea area di ulteriori contributi viene offerto un apporto di tipo storico-letterario nel campo della psicologia e psicanalisi (Massimo Ammaniti). In una veloce scorsa diacronica, l'autore esamina i processi adolescenziali, facendo risaltare l'evoluzione nella interpretazione del fenomeno adolescenza. Così passa al vaglio, in modo sincronico, aspetti adolescenziali, esaminando le aree di relazione dell'adolescente nella sua vita quotidiana.
Sempre nell'orizzonte psicologico e dall'ottica simbolico-psicoanalitica si colloca l'articolo di Marcello Brunini. Egli, dopo aver asserito l'urgenza di recuperare la coscienza simbolica nel leggere la realtà psicologica, rispetto alla diffusa razionalizzazione, propone di rendere evidenti i simboli presenti nella odierna condizione adolescenziale, di volgere attenzione ai processi di iniziazione odierni (o meglio alla loro mancanza), di individuare i sentieri di sviluppo dell'adolescente verso lo spazio simbolico o immaginale.
Integra questa trilogia un terzo articolo sui risultati di una interessante ricerca Cospes. Sono dati positivi che manifestano il vissuto adolescenziale. Il contributo è articolato in due parti: le emergenze e le riflessioni. Nella prima vengono enumerati i tratti che caratterizzano il volto dell'adolescente d'oggi. Le riflessioni conclusive vertono sulle nuove esigenze socio-educative, sulla centralità dell'educazione della persona come valore, sulle accentuazioni educative di un'epoca di cambiamento.
Un ulteriore grappolo di apporti, dello stesso autore, introducono più decisamente nella problematica educativa e spirituale. Il primo conclude decisamente a pensare l'adolescente in termini di «biografia in costruzione». Tra un presente impiegato e un futuro da definire si dispiega dunque la vita dell'adolescente: la categoria del tempo segna anche oggi, pur in modo assai differente, il vissuto adolescenziale. Collocata nella complessità e nell'ambivalenza, l'adolescenza rimane una proposta da scrivere, tutta da inventare: una biografia in costruzione. Per questo il compito educativo è essenziale e l'adulto non può rinunciare alla sua funzione. L'itinerario da compiere da parte dell'adolescenti scente esige un compagno di viaggio: l'adulto educatore.
Il secondo contributo è di tipo educativo-spirituale. Dopo aver collocato brevemente il tema nel suo contesto vitale, l'autore affronta sostanzialmente due argomenti, che si integrano vicendevolmente. Sotto il profilo spirituale il pianeta adolescenti è percorso da determinanti vitali che segnano il cammino di maturazione: la realizzazione umana della persona, i nuovi valori come istanze di crescita, il sentimento religioso che apre all'Altro. Sotto l'aspetto espressivo la proposta spirituale assume delle dominanti che traducono il come. Ed allora occorre attenzione all'espressione nei suoi linguaggi e silenzi, alla comunicazione che esige un testimone educatore, alla creazione che si incarna in cultura e si concreta in modelli. Evidentemente il luogo della crescita spirituale non può essere che la comunità.
A conclusione un ultimo contributo, che intende rispondere alla domanda di ogni educatore: come progettare nella comunità. La sua originalità sta nel punto di partenza: il progetto adolescenti cittadino per configurare quello parrocchiale. Si tratta di un insieme valido di richiami e percorsi, indicazioni e istanze, che rendono più visibile come dalla riflessione si possa passare all'azione. E perché la prassi susciti la ricerca.