cf "Ritratto di un giovane cristiano"
Abbiamo contemplato realtà meravigliose. Avevamo degli interrogativi e sono stati travolti da un progetto così grande che ci riusciva persino impossibile sognarlo.
Il padre del ragazzo fuggito di casa per ubriacarsi di libertà, ha atteso con ansia il ritorno del figlio. L'ha atteso sulla soglia della sua casa. L'ha accolto in un lungo abbraccio, appena ha bussato alla porta. Il Dio di Gesù ha fatto di più: ha abbandonato gli splendori della sua gloria per mettersi alla trepida ricerca dell'uomo. Si è fatto suo compagno di cammino, lungo le strade tortuose del suo mondo e della sua storia, per aiutarlo a tornare a casa. Ha persino abbassato le montane e ha colmato le valli, per rendere più spedito e più gradito il cammino verso casa ai reduci dall'esilio.
Di fronte alle cose meravigliose che Dio ha compiuto per noi in Gesù Cristo, ci chiediamo con crescente, spontanea passione: quale risposta può esprimere il nostro profondo desiderio del Dio di Gesù e la nostra gratitudine nel vederci tanto incredibilmente amati?
Maria è il più bel ritratto di cristiano.
Con lei è facile riprogettare la nostra esistenza. Non è il modello, che serve solo a buttare in crisi, perché giudica impietosamente quello che siamo dalla perfezione, un po' fredda e irraggiungibile, di quello che dovremmo essere. Lei è la mamma, che mostra sorridente il cammino; con lei compagna di viaggio è dolce la fatica di percorrerlo; lei fa festa con noi dopo ogni passo sofferto, riaccende il nostro sogno di futuro, quando proprio non ce la facciamo più.
Con Gesù di Nazareth e con Maria abbiamo scoperto così che la risposta dell'uomo a Dio non può percorrere il sentiero presuntuoso di un patto bilaterale, come se all'amore di Dio, davvero incredibile, potessimo dar riscontro aumentando la qualità del nostro impegno.
La risposta dell'uomo è la fede, accogliente e obbediente: l'accoglienza dell'amore di Dio come fondazione della propria esistenza e l'obbedienza nella propria vita alla "ragione" di questo amore.
Siamo cristiani perché riempiamo la vita quotidiana di fede, accogliente e obbediente. La vita ci ha lanciato la sfida, spingendoci alla ricerca di una ragione per vivere e per sperare, capace di sostenere e giudicare quelle che ogni giorno ci diamo. La vita è lo spazio dove diciamo con i fatti la scoperta gioiosa del Dio di Gesù, fondamento sicuro dell'avventura di vivere e di morire.
Cosa significa tutto questo, oggi, nella nostra cultura e alle prese con i problemi e le provocazioni che l'attraversano? Ce lo siamo domandato con la stessa gioiosa trepidazione con cui ne avevamo scoperto l'esigenza.
Nelle pagine che seguono raccolgo alcuni frammenti della risposta che ci siamo dati. Sono, a grandi pennellate, i tratti più impegnati del ritratto di un giovane cristiano, felice di vivere in questo tempo, complicato e affascinante.
Per ragioni di chiarezza li indico in capitoli separati. Vanno compresi però come parti di un tutto: le dimensioni complementari di un progetto di esistenza cristiana.