7 FILM
PER RIPENSARE
ALLA FEDE
Alessandra Augelli
Qui di seguito, la breve presentazione di 7 film abbastanza recenti (dal 2003 al 2010) che toccano il tema della fede, o meglio tematiche attinenti al senso religioso della vita e alla fede cristiana. Che possono dunque essere spunto di dialogo e discussione, dopo averli visti insieme. Ovviamente l'educatore dovrebbe preparare una scheda di lettura e di lavoro, individuano non solo il filo conduttore ma anche alcune tematiche che danno un possibile avvio al dialogo e confronto. Sotto, altri materiali utili.
Ortone e il mondo dei Chi
(Regia di Jimmy Hayward e Steve Martino, Usa, 2008)
Tratto dall’omonimo libro del vignettista Dr. Seuss, il film d’animazione racconta dell’incontro tra l’elefante Ortone e un invisibile granello di polvere dove c’è la Città di Chi Non So abitata dai microscopici Chi. Come il profeta Elia che riesce a cogliere la presenza di Dio non in eventi eclatanti e vistosi – fuoco, terremoto, vento impetuoso – Ortone riesce a sentire, al contrario di tutti gli altri, la voce fioca e impercettibile dei piccoli Chi e a rispondere alla chiamata di trarli in salvo portandoli in un posto sicuro. D’altro canto anche Jo-jo, figlio primogenito del Sinda-chi, incompreso dagli abitanti del suo villaggio, deve fidarsi di qualcosa di più grande di lui, di questa voce che viene da un’altrove che non riesce ad immaginare. Fidarsi di una presenza “invisibile” è il traguardo a cui devono giungere tutti i protagonisti di questa storia, superando ostacoli contingenti e resistenze altrui. La vocazione come risposta ad una chiamata personale, la preghiera personale e comunitaria come canale di comunicazione con una Presenza più alta, l’unicità del rapporto che si stabilisce tra il grande e l’infinitamente piccolo sono alcuni dei temi-chiave presenti in questa narrazione coinvolgente e significativa per grandi e piccini. Parafrasando una nota frase del Piccolo Principe di Saint-Exupery possiamo dire che “l’invisibile è essenziale” per la crescita e la felicità. Cosa rende possibile l’ascolto di qualcosa di piccolo e impercettibile? Cosa succede quando non riusciamo a “vedere” e “sentire” qualcosa? In che modo ci si può fidare di qualcosa che non si vede?
L’ultima estate
(Regia di Pete Jones, Usa, 2003)
Pete è l’ultimo di sei figli di una tipica famiglia irlandese anni Settanta: è un ragazzo vivace e curioso, con il desiderio di scoprire e cambiare il mondo. Quando la sua insegnante suora gli intima di mettere fine alle sue marachelle per non incorrere nell’ira di Dio, Pete decide di guadagnarsi in Paradiso facendo convertire un non cristiano. Fa così la sua proposta a Danny, suo coetaneo e figlio del rabbino, a cui chiede di affrontare diverse prove perché entrambi possano andare in Paradiso. In realtà Danny è gravemente malato, tra i due si instaurerà una bella e profonda amicizia, che permetterà sì a Pete di conoscere Dio, ma non attraverso una serie di precetti da osservare, bensì attraverso la vita e le relazioni pienamente vissute. Crescere nella fede è essere tesi tra il desiderio “bambino” di giungere in Paradiso e la capacità “adulta” di distinguere i precetti osservati per mero timore dalla volontà di Dio ricercata nel quotidiano, attraverso il confronto con gli altri.
Letters to God
(Regia di Davis Nixon, Patrick Doughtie, Usa, 2010)
Tyler è un ragazzo di otto anni affetto da un tumore al cervello e si deve sottoporre a pesanti cicli di chemioterapia. Tyler ha un animo forte e generoso: nello scrivere delle lettere a Dio non si preoccupa tanto di sé e della sua malattia quanto di chi gli sta intorno. Così il postino con cui fa amicizia, il suo amico che lo prende in giro, sua mamma che è triste e preoccupata diventano le persone di cui lui stesso si prende cura attraverso la preghiera. Pur toccando spesso toni patetici e un po’ di retorica, il film, tratto da una storia vera, riesce ad esplicitare il senso cristiano della malattia e della sofferenza, a mostrare come la fede in Dio non rimuova gli ostacoli, ma aiuti ad affrontarli e viverli in modo differente e ad evidenziare il valore della rete amicale, di vicinato e dell’intera comunità. A che cosa serve “scrivere” a Dio quando tutto sembra finire? In che modo la fede illumina e supporta nei momenti di difficoltà? La fede è “contagiabile”, perché, in che modo?
Millions
(Regia di Danny Boyle, Usa, 2004)
Il piccolo Damian, orfano di madre, si trova improvvisamente ricco poiché trecentomila sterline piovono in testa a lui e a suo fratello da un tremo in corso. Pensando ad un dono divino, decide di distribuirle ai poveri, al contrario di suo fratello che vuole investirli, facendo anche delle speculazioni. La religiosità di Damian - che dialoga in modo del tutto personale con i diversi santi del calendario e che da loro si sente costantemente osservato – non riuscirà a convincere suo padre e suo fratello dell’importanza di condividere il denaro ricevuto. Attraverso il tema del denaro, del possesso e del potere si giunge in realtà a riflettere sulla responsabilità verso il prossimo, sul senso della vita, sulla necessità di credere. C’è qualcuno che ci guarda e che si preoccupa per noi? La santità è davvero una questione a portata di tutti?
Uomini di Dio
(Regia di Xavier Beauvois, Francia, 2010)
Otto frati, integrati nella comunità musulmana algerina, abituati a vivere con semplicità e operosi nel dialogo e nel compiere l bene, sono costretti a ripensare al senso profondo della loro esistenza, attraversando le paure e le sofferenze legate al martirio. Una tragedia – l’uccisione di alcuni lavoratori croati da parte dei fondamentalisti islamici – infrange il ritmo di vita ordinario dei frati, impegnati nella preghiera, nel lavoro dei campi, nella cura dei più deboli. Di fronte ad un pericolo reale di vita ciascuno si interroga sul significato della propria vocazione e della propria presenza nel mondo. Un tavolo e la luce di una candela saranno l’emblema di una comunità che si riunisce, si pone in ascolto delle differenze, condivide pensieri e decisioni, prega e si affida. La preghiera nella cappella, ma anche le meditazioni a cielo aperto, i confronti con il priore e le riunioni per discutere sulle scelte da prendere sono tutti momenti intrisi di una forte religiosità, di cui tutti possono assaporarne lo spessore. In che modo la fede va testimoniata nei confronti delle persone più vicine e di quelle più lontane? In relazione alle circostanze cambia la propria missione? La fede può essere svincolata dall’amore?
Fede come patate
(Regia di R. Van den Bergh, Usa, 2006)
Ispirato ad una storia vera il film narra la storia di Angus Buchan, un agricoltore di origine scozzese, che lascia la sua fattoria quando le proteste razziali diventano pericolose e si trasferisce in Sud Africa con la sua famiglia. Diverse sono le sofferenze e le sfide che Angus deve affrontare, ma ogni volta, attraverso esse, ritrova una fiducia e un senso più grandi. La fede sembra nascosta e quasi inesistente, ma appare e si manifesta nei momenti cruciali della vita di Angus. La fede è quella tensione a sperare contro ogni speranza? Da chi o cosa è alimentata e sostenuta?
Il grande silenzio
(Regia di P. Groning, Germania-Svizzera, 2004)
La pellicola permette letteralmente di “entrare” nella vita quotidiana dei monaci dell’ordine dei certosini, fondato nel 1084 da san Bruno di Cologne. Il totale silenzio e la preghiera caratterizzano le loro giornate e rappresentano il loro servizio a Dio e agli altri. Né radio, né televisione, né alcun altro strumento li pone a contatto con il mondo esterno e disturba la loro meditazione. Una vera e propria “pazzia” se paragonata ai ritmi frenetici della nostra vita quotidiana. Lo sguardo attivista potrebbe portare a pensare a questa vita come un’esistenza vuota, ma l’affidamento nella provvidenza di Dio e la ricchezza del riflessione e della preghiera aiutano a cambiare prospettiva, cogliendo tutto il valore della loro opera. Uno spiazzamento fecondo per chiedersi: qual è il rapporto tra fede e silenzio? Cosa significa “fare silenzio” per un credente? Qual è lo spazio della grazia in queste situazioni e come lo si coglie?
ALTRI MATERIALI UTILI
3. Altri film sul «senso religioso» (più "vecchiotti" o classici)
I FILMS
- Dio ha bisogno degli uomini
- Dies Irae
- Ordet
- L'albero degli zoccoli
UNA LETTURA SINTETICA