Attesi dal suo amore
    Proposta pastorale 2024-25 

    Materiali di approfondimento


    Letti 
    & apprezzati


    Il numero di NPG
    luglio-agosto 2024


    Il numero di NPG
    speciale sussidio 2024


    Newsletter
    luglio-agosto 2024


    Newsletter
    SPECIALE 2024


    P. Pino Puglisi
    e NPG
    PPP e NPG


    Pensieri, parole
    ed emozioni


    Post it

    • On line il numero di LUGLIO-AGOSTO di NPG sul tema degli IRC, e quello SPECIALE con gli approfondimenti della proposta pastorale.  E qui le corrispondenti NEWSLETTER: luglio-agostospeciale.
    • Attivate nel sito (colonna di destra "Terza paginA") varie nuove rubriche per il 2024.
    • Linkati tutti i DOSSIER del 2021 col corrispettivo PDF.
    • Messa on line l'ANNATA 2021ANNATA 2021: 122 articoli usufruibili per la lettura, lo studio, la pratica, la diffusione (citando gentilmente la fonte).
    • Due nuove rubriche on line: RECENSIONI E SEGNALAZIONI. I libri recenti più interessanti e utili per l'operatore pastorale, e PENSIERI, PAROLE

    Le ANNATE di NPG 
    1967-2024 


    I DOSSIER di NPG 
    (dall'ultimo ai primi) 


    Le RUBRICHE NPG 
    (in ordine alfabetico
    e cronologico)
     


    Gli AUTORI di NPG
    ieri e oggi


    Gli EDITORIALI NPG 
    1967-2024 


    VOCI TEMATICHE 
    di NPG
    (in ordine alfabetico) 


    I LIBRI di NPG 
    Giovani e ragazzi,
    educazione, pastorale

     


    invetrina2

    Etty Hillesum
    Una spiritualità per i giovani Etty


    Semi e cammini 
    di spiritualità
    Il senso nei frammenti
    spighe


    I SEMPREVERDI
    I migliori DOSSIER NPG
    fino al 2000 


    Animazione,
    animatori, sussidi


     

    Un giorno di maggio 
    La canzone del sito
    Margherita Pirri 


    WEB TV





    Una nuova tappa per il

    Movimento Giovanile Salesiano

    Antonio Domenech

    Consigliere per la Pastorale Giovanile



    Nello scorso mese di agosto si è celebrato il Forum mondiale del MGS: è stato un momento di grazia e un'esperienza salesiana molto significativa per i più di 200 giovani animatori e 100 tra SDB e FMA partecipanti.
    Il MGS non è soltanto un desiderio o un sogno, ma una realtà piena di vita, presente nei cinque continenti. Don Bosco, la sua persona e il suo carisma, crea tra questi giovani, così diversi per lingua e cultura, come una corrente di comunione, in modo che tutti si sentono subito in famiglia. Essi stessi lo esprimevano nel messaggio finale: «Di diverse lingue, tradizioni, storie, sensibilità e modelli di società, ma uniti da un'unica passione: la vita in tutte le sue espressioni; da un'unica norma: il Vangelo del Signore; da un unico sogno: la felicità di tutti i giovani, specie i più poveri; da un unico stile: la Spiritualità Giovanile Salesiana».
    Il valore più importante di questo evento sarà certamente il nuovo sviluppo del MGS nel mondo, con una crescita nella sua qualità educativa e un approfondimento della sua esperienza della Spiritualità Giovanile Salesiana. Il Rettor Maggiore lo auspicava nel suo messaggio al Forum.
    Come Salesiani, non possiamo lasciar passare questo momento; dobbiamo cogliere tutte le sue interpellanze, collaborare affinché renda frutto abbondante nei diversi gruppi e associazioni del MGS presenti nelle nostre comunità e Ispettorie, accompagnare e aiutare i giovani nel loro impegno di animazione e protagonismo.
    In questa breve comunicazione vorrei condividere con voi alcune esperienze vissute questi giorni e le sfide che nascono da esse.

    1. Alcune esperienze significative

    Tra le numerose impressioni ed esperienze che hanno colpito i partecipanti, scelgo alcune che mi sembrano le più condivise e le più significative per noi Salesiani.
    – La enorme forza attirante della persona di Don Bosco e di M. Mazzarello e della loro proposta di vita cristiana. Tra tutti i giovani partecipanti subito si è creata una profonda e gioiosa comunione; attraverso lingue diverse, si parlava l'unico linguaggio della Spiritualità Giovanile Salesiana. Abbiamo visto come la proposta di Don Bosco, la sua passione per la vita e il suo stile, segnato dalla sincerità e immediatezza dei rapporti personali, dalla gioia e dalla fiducia nelle risorse positive delle persone, attira i giovani e li rende disponibili ad una risposta totale. Di nuovo dobbiamo constatare che il carisma salesiano è un dono di Dio per i giovani d'oggi, capace di arrivare al loro cuore e di muovere i dinamismi più ricchi delle loro persone.
    – Giovani con una grande sete di spiritualità e di vita evangelica profonda nella semplicità e normalità quotidiana. Nelle diverse testimonianze, nelle comunicazioni e condivisione dei gruppi, negli intensi momenti di celebrazione e preghiera si è percepito con chiarezza che molti giovani del MGS cercano il silenzio, l'interiorizzazione, il rapporto personale con Gesù e con Maria; e non soltanto nei momenti straordinari, ma anche nel normale sviluppo della loro vita quotidiana. Questo si manifesta, tra l'altro, nel loro impegno di «favorire l'incontro personale con Gesù, con l'interiorizzazione della Parola di Dio, la frequenza assidua ai Sacramenti e una pratica costante della preghiera personale e comunitaria, incarnata nella vita di ogni giorno a imitazione di Maria» (cf. Documento finale).
    A volte ci può sembrare che i giovani dei nostri ambienti e dei nostri gruppi siano superficiali, ma molte volte, nel loro stile rumoroso e festivo, cercano e molti di loro si sforzano di vivere una vera vita spirituale. Parecchie voci hanno espresso la domanda di aiuto, di accompagnamento e sostegno in questo cammino, precisamente perché sono consapevoli che l'ambiente che li circonda non lo favorisce. E questo aiuto lo attendono soprattutto dai SDB e dalle FMA.
    – Giovani con una grande sensibilità davanti alle diverse situazioni del mondo attuale, soprattutto del mondo dei giovani più poveri ed emarginati.
    Nei due primi giorni del Forum i giovani hanno presentato con grande realismo la situazione a volte drammatica dei giovani dei rispettivi continenti, individuando le grandi sfide che si pongono loro. Inoltre, in molte testimonianze si percepiva che l'impegno per i più poveri, soprattutto nel campo del volontariato, era la scuola nella quale maturavano come cittadini e come cristiani e approfondivano il senso vocazionale della vita. Tra i campi di azione che hanno segnalato nel documento finale appare con forza questa opzione preferenziale per i poveri: «Il MGS deve uscire dai muri conosciuti incontro agli immigranti, agli ultimi, ai più poveri là dove sono»; è stata pure sottolineata la presenza del MGS in ambito socio-politico.
    Ma è interessante costatare come i giovani stessi sono consapevoli che il modello di riferimento e i criteri d'ispirazione di questo impegno è il Vangelo. «Le testimonianze del MGS, provenienti dai diversi continenti, ci hanno incoraggiato ad essere presenti tra i giovani specialmente i più poveri... e abbiamo preso coscienza che per poter offrire un servizio efficace occorre una adeguata competenza educativa, una buona maturità umana e una forte carica interiore alimentata dall'unione con Gesù».
    – Una esperienza di dialogo e vera reciprocità tra giovani e adulti della Famiglia Salesiana.
    I giovani partecipanti al Forum erano giovani adulti che da anni vivono lo stile salesiano e animano il MGS nelle proprie nazioni; pertanto, giovani protagonisti che hanno preso la parola, hanno apportato la loro esperienza e le loro richieste, hanno proposto con chiarezza e decisione alcune linee di futuro per il Movimento nei prossimi anni. Ma occorre notare come questi giovani non solo hanno accolto con interesse la presenza e l'apporto dei Salesiani e Salesiane adulti che li accompagnavano, ma lo hanno chiesto e valorizzato. Nella condivisione dei gruppi, nella presentazione della riflessione, nelle visite ai luoghi salesiani, nei momenti di festa e di celebrazione si è vissuta una vera reciprocità di apporti, risultando per tutti, anche per noi adulti, una vera scuola pratica di salesianità e di sensibilità giovanile.
    Questi giovani possono essere, come educatori ed animatori, i veri protagonisti e responsabili del MGS, come li invitava a divenire il Rettor Maggiore nel suo messaggio; ma essi desiderano e cercano anche la nostra collaborazione e il nostro contributo come accompagnatori e testimoni.

    2. Alcune sfide e appelli importanti

    Guardando con attenzione una simile esperienza, possiamo cogliere delle sfide che stimolano il nostro impegno educativo pastorale. Ve ne segnalo alcune.

    – Una nuova tappa del MGS: verso un futuro più maturo e più fecondo.
    Questo Forum è stato una chiara manifestazione della qualità e maturità dei giovani animatori nel MGS, frutto di un paziente processo educativo nei diversi gruppi, associazioni e opere salesiane, del contatto quotidiano con persone e comunità che li hanno interpellati e stimolati a crescere, di esperienze d'impegno sempre più totali e radicali.
    Si può certamente affermare che il MGS è nella Chiesa una delle "espressioni provvidenziali della nuova primavera suscitata dalla Spirito" e, come tale, una espressione privilegiata della Pastorale Giovanile Salesiana.
    I gruppi giovanili sono nella pastorale salesiana il luogo del rapporto educativo e pastorale dove educatori e giovani vivono la familiarità e fiducia che apre i cuori, l'ambiente dove si fa esperienza dei valori salesiani e si sviluppano gli itinerari educativi e di evangelizzazione, lo spazio dove si promuove il protagonismo degli stessi giovani nell'impegno per la loro formazione e per il loro inserimento critico e responsabile nella società e nella Chiesa. Il MGS, come comunione di tutti questi gruppi, è una delle forme di presenza e di impegno pastorale più ampie e comprensive.
    La qualità dei giovani animatori che abbiamo sperimentato nel Forum è, per noi Salesiani, una chiamata a scoprire con entusiasmo l'identità del MGS, come l'ambiente giovanile nel quale i giovani possono vivere e sperimentare il progetto educativo e pastorale di Don Bosco, a collaborare alla sua diffusione e al suo consolidamento in tutte le nostre presenze, e ad offrirlo con convinzione a molti altri giovani che fuori delle nostre mura e presenze aspettano la proposta di vie concrete per sviluppare educativamente le loro capacità e risorse.

    – L'incontro del salesiano, religioso o laico, con il giovane, un punto chiave nel cammino di crescita umana e cristiana.
    Ascoltando i giovani raccontare la loro esperienza nel MGS, mi ha richiamato l'attenzione come nella maggioranza delle loro testimonianze appare l'importanza fondamentale dell'incontro personale con un salesiano o con una comunità. A partire da questo incontro molti di essi percorrono un cammino esigente di fede. Uno di loro affermava: «Ho scoperto Don Bosco e M. Mazzarello nei Salesiani e Salesiane che mi hanno accolto ed accompagnato con fiducia e fedeltà».
    Una volta di più i giovani ci hanno rivolto la richiesta di essere presenti fra loro, di accoglierli, di condividere la vita con loro, particolarmente nei momenti spontanei e informali; vogliono accanto a sé persone che sappiano vedere il positivo e guardarli con speranza, che vivano e presentino Gesù e il Vangelo con chiarezza e con gioia, che li accompagnino e li stimolino nella loro formazione e maturazione cristiana.
    La Madre Generale delle FMA, Sr. Antonia Colombo, terminava il suo intervento nel Forum con questo breve messaggio indirizzato soprattutto alle FMA e ai membri adulti della FS: «Abitate il mondo dei giovani, non per essere giovanilisti, ma per incontrare i ragazzi concreti nella realtà magnifica e drammatica che caratterizza il nostro oggi; abitate le periferie dove essi si trovano; abitate i loro desideri e alimentate i loro sogni, spingendoli verso l'oltre; sappiate leggere le loro domande di senso, il bisogno di conoscere dove abita il Maestro e di rispondere alla sua domanda: "Vieni e vedi"».
    Gli stessi giovani nelle conclusioni del Forum propongono: «Promuovere una presenza attiva dei salesiani, delle salesiane e degli animatori tra i giovani. Dedicare tempo ad ascoltarli e ad accompagnarli. Un accompagnamento che sia personale e comunitario, continuo e sistematico, per un progetto di vita autenticamente evangelico». Credo che sia un impegno da assumere in prima persona!

    – La formazione degli animatori, condizione fondamentale per lo sviluppo del MGS.
    In questi anni il MGS ha sviluppato notevolmente la formazione degli animatori; si è passato da una preparazione rapida e saltuaria ad una sistematica, da una preparazione occasionale ad una ben progettata e pensata. Questo è un segno positivo di crescita. Ma gli stessi giovani sono consapevoli della necessità di migliorare. Lo stesso Rettor Maggiore presenta questa come una delle linee di futuro per il movimento: «La responsabilità e l'animazione del MGS richiede una solida vita cristiana e una forte identità salesiana. Per questo vi incoraggio a curare con speciale attenzione la vostra personale formazione»; e a continuazione ne indica alcuni obiettivi.
    Questi propositi impegnano in modo speciale le nostre comunità salesiane; tra le responsabilità specifiche di animazione che ci indica il CG24, c'è quella di "promuovere la formazione spirituale, salesiana e vocazionale" (cf. CG24, 159). I giovani chiedono una formazione soprattutto pratica, cioè a partire dalla propria esperienza nell'animazione, dall'impegno professionale e socio-politico; un'esperienza riflettuta, approfondita e condivisa nel gruppo e nella comunità cristiana. Animare questa formazione richiede da noi una speciale dedicazione, come ci ricordava ancora il CG24: «Gli SDB ritengano loro impegno specifico, oltre che prioritario e privilegiato, quello di rispondere positivamente alla domanda e al diritto di formazione e di animazione che viene loro dai laici della FS, affinché questi diventino, a loro volta, animatori e formatori nella famiglia, nel loro ambiente di vita e di lavoro, nella comunità ecclesiale e nella società». Queste parole chiare e precise dobbiamo applicarle direttamente alla formazione degli animatori del MGS.

    – Il MGS, ambito di orientamento e proposta vocazionale per tutti i giovani.
    Una ragazza finiva la sua testimonianza al Forum dicendo: «Vi invito a continuare optando per la causa di Cristo ogni giorno, nel luogo nel quale vi troviate. Non soltanto possiamo offrire uno o due anni della nostra vita per realizzare
    un volontariato, ma possiamo e dobbiamo convertire la nostra vita in uno strumento che diffonda il Regno di Dio nella nostra famiglia, tra i nostri amici, nel nostro lavoro...». Un vero invito vocazionale, che manifesta come il cammino di formazione cristiana realizzato nel MGS porta, se è ben sviluppato, ad una visione vocazionale della vita e ad un discernimento e opzione vocazionale.
    Di fatto, in parecchie parti del mondo molte vocazioni alla vita religiosa o sacerdotale e anche alla vita laicale impegnata nella Famiglia Salesiana fioriscono nei gruppi e associazioni del MGS, soprattutto tra gli animatori. Ma questo aspetto deve essere ancora più curato e sviluppato. I nostri giovani, soprattutto i giovani animatori, hanno il diritto di ricevere da noi uno stimolo a pensare la loro vita e il loro impegno in chiave vocazionale; nel loro accompagnamento personale dobbiamo suscitare con chiarezza la domanda vocazionale e incoraggiare la loro risposta generosa. Nella lettera del Rettor Maggiore che troviamo in questo stesso numero degli Atti, ci sono alcune indicazioni in questo senso.

    – Essere tra i giovani veri animatori spirituali e testimoni significativi della scelta preferenziale per i più poveri.
    Sono due richieste precise che i giovani del Forum rivolgono ai SDB. Vogliono vedere in noi testimoni coerenti e convinti del Vangelo: uomini veramente poveri e di preghiera, che sanno vivere e lavorare in comunità; persone che li accompagnino e aiutino nel cammino per tradurre nella vita i valori della Spiritualità Salesiana; comunità che con la loro decisa scelta per i più poveri e bisognosi li incoraggino a rispondere con generosità agli enormi problemi del mondo giovanile. Una volta di più la loro richiesta coincide con le indicazioni precise che abbiamo ricevute dai CG 23 e 24, quando ci impegnano a svolgere nella CEP un'azione animatrice specifica (cf. CG24,159)

    – Una chiamata a lavorare insieme con tutti i gruppi della FS
    «Occorre che i membri dei diversi gruppi della FS, giovani e adulti, consacrati e laici, lavorino insieme, con una progettualità coordinata e corresponsabile, evidenziando le cose comuni»: questo è stato anche un invito pressante dei giovani e allo stesso tempo una esperienza gioiosa vissuta in quei giorni. È interessante che, tra le domande rivolte tanto alla Madre Antonia Colombo come al Rettor Maggiore, questa del lavoro insieme è stata sempre presente. I giovani non vivono tante difficoltà strutturali e storiche come possiamo avere noi e per questo ci spingono a camminare e impegnarci insieme, in forza del comune carisma e missione.
    Il MGS è una realtà di tutta la Famiglia Salesiana; nella sua animazione devono collaborare tutti i gruppi con un'azione convergente e solidale (cf. ACG 358, pag. 40-41). Di fatto questo già avviene, ma nel futuro deve consolidarsi ed estendersi anche ad altri campi e luoghi.

    Come dicevo all'inizio, il Forum è stato un momento di grazia e una esperienza forte di salesianità; abbiamo sperimentato i doni che il Signore concede alla nostra Famiglia in tanti giovani, che alla scuola di Don Bosco e di M. Mazzarello stanno maturando una vita cristiana veramente indirizzata alla santità. Questo ci incoraggia a continuare e approfondire il nostro impegno educativo e di formazione cristiana, curandone soprattutto la qualità, di modo che, senza escludere nessuno, troviamo spazi e proposte adeguate per rispondere con decisione ed esigenza a tutti quelli che cercano e vogliono una vita cristiana più radicale. Tra questi dobbiamo curare in modo speciale gli animatori dei diversi gruppi e associazioni: essi sono il cuore del MGS; dobbiamo accompagnarli e formarli, affinché possano crescere sempre di più nella loro vita cristiana, nella loro scelta vocazionale e nella loro identità salesiana.

    (FONTE: ACG 373 (ottobre-dicembre 2000), Orientamente e direttive, pp. 46-54)


    T e r z a
    p a g i n A


    NOVITÀ 2025


    Incontrare Gesù
    nel Vangelo di Giovanni
    Marta e Maria


    I sensi come
    vie di senso nella vita
    I cinque sensi


    Noi crediamo
    Ereditare oggi la novità cristiana
    Nicea


    Playlist generazioneZ
    I ragazzi e la loro musica
    Nicea


    Pellegrini con arte
    Giubileo, arte, letteratura


    Ragazzi e adulti
    pellegrini sulla terra


    PROSEGUE DAL 2024


    Saper essere
    Competenze trasversali


    L'umano
    nella letteratura


    I sogni dei giovani x
    una Chiesa sinodale


    Strumenti e metodi
    per formare ancora


    Per una
    "buona" politica


    Sport e
    vita cristiana


    A TERMINE DAL 2023


    Abitare la Parola
    Incontrare Gesù


    Dove incontrare
    oggi il Signore


    PG: apprendistato
    alla vita cristiana


    Passeggiate nel
    mondo contemporaneo
     


    NOVITÀ ON LINE


    Vent'anni di vantaggio
    Universitari in ricerca


    Storie di volontari
    A cura del SxS


    Voci dal
    mondo interiore
    A cura dei giovani MGS


    Un "canone" letterario
    per i giovani oggi


    Sguardi in sala
    Tra cinema e teatro

    A cura del CGS


    Recensioni  
    e SEGNALAZIONI

    Main Menu